Il bonus acqua potabile, introdotto per incentivare l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare per l’acqua potabile, ha suscitato un grande interesse tra i cittadini. Tuttavia, la forte domanda ha superato le risorse disponibili e l’Agenzia delle Entrate ha deciso di ridurre la percentuale del credito d’imposta dal 50% al 17,9%.

Questa riduzione era prevista dagli esperti, ma inevitabilmente causerà delusione tra coloro che avevano fatto richiesta del bonus e speravano di ottenere il massimo beneficio. Nonostante ciò, il bonus rimane un’opportunità per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, e coloro che hanno diritto al beneficio possono ancora usufruirne.

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’ammontare effettivo del credito d’imposta è da commisurare ogni anno alle domande arrivate e alle risorse disponibili, in modo che chiunque lo richieda possa beneficiarne. Nel caso specifico, le risorse disponibili erano di 5 milioni di euro, ma le richieste arrivate hanno superato i 27 milioni di euro. Pertanto, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 17,9005% dell’importo del credito richiesto.