Indagini in corso per il secondo episodio sacrilego nella Chiesa di Sant’Adiutore Vescovo a Cervinara, nel giro di pochi mesi. Lo scorso 17 marzo, infatti, è stata sversata dell’urina in una delle acquasantiere della chiesa, come hanno scoperto le signore che si occupano delle pulizie. La vicenda è immediatamente segnalata ai parroci e ai carabinieri, che stavano già indagando sull’episodio accaduto lo scorso 4 dicembre, quando trovarono degli escrementi umani nelle stesse acquasantiere.
Questo secondo episodio conferma che dietro questi atti sacrileghi ci possa essere un disegno che mira a screditare il gran lavoro che don Renato Trapani e gli altri parroci, don Luca, don Daniele e don Tarcisse, stanno facendo a Cervinara. La Procura della Repubblica di Avellino è informata della vicenda e i carabinieri stanno cercando dei riscontri ad una pista ben precisa.
Questi episodi sono ignobili e riprovevoli, offrono un affronto a tutti coloro che credono nella libertà di culto e di espressione. A dicembre, nella chiesa di Sant’Adiutore Vescovo, era anche trovato uno striscione con su scritto «Via Unità Pastorale», un messaggio chiaro di non accettazione di questa realtà parrocchiale.
Il lavoro dei parroci di Cervinara è molto importante per la comunità locale, e gli episodi sacrileghi rappresentano una grave offesa anche nei confronti delle persone che dedicano il loro tempo alla cura e alla gestione della chiesa. Speriamo che le indagini in corso possano portare alla luce i responsabili di questi atti vergognosi e che la comunità possa ritornare a concentrarsi sulle attività che don Trapani e gli altri parroci stanno portando avanti a beneficio di tutti i cittadini.