La richiesta di condanna a vita per i quattro imputati dell’omicidio di Maurizio Cerrato, presentata dalla procura di Torre Annunziata, rappresenta un passo importante nella lotta alla criminalità organizzata. L’omicidio di Cerrato, avvenuto il 19 aprile 2021, ha destato grande indignazione in tutto il Paese per la sua violenza e gratuità. La vittima, un vigilante privato di 61 anni, finì uccisa con una coltellata al cuore in seguito a una lite per un parcheggio. Una vicenda che ha suscitato profonda commozione e solidarietà per la famiglia del defunto.

La richiesta della procura di Torre Annunziata di condanna a vita per i quattro imputati dell’omicidio di Cerrato rappresenta un segnale forte contro la criminalità organizzata. La richiesta è avanzata dal pm Giuliana Moccia, dopo una requisitoria durata cinque ore. La sentenza del processo, fissata per il prossimo 21 marzo, assume un particolare significato, in quanto è la Giornata del ricordo delle vittime delle mafie. Una data che ci ricorda l’importanza di combattere con ogni mezzo la criminalità organizzata, che rappresenta una vera e propria piaga per il nostro Paese.

La famiglia Cerrato, rappresentata dall’avvocato Giovanni Verdoliva, ha assistito alla requisitoria della procura visibilmente commossa e speranzosa di vedere giustizia fatta per la morte del loro caro.