L’ennesima aggressione subita dal personale sanitario presso l’ospedale Santobono di Napoli, così come il crescente numero di aggressioni avvenute presso l’Asl Napoli 1 e 2 dall’inizio dell’anno, evidenziano la necessità di adottare misure concrete per proteggere il personale medico e infermieristico che lavora in condizioni sempre più difficili e stressanti. In questo caso, un uomo ha accompagnato il figlio nel pronto soccorso pediatrico dell’ospedale e, non essendo d’accordo con la classificazione del piccolo paziente come codice verde, ha iniziato ad inveire contro l’infermiera di triage, minacciandola di morte e sferrando un pugno contro il vetro del box triage. Questo tipo di comportamento è del tutto inaccettabile e deve essere condannato fermamente.

L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha richiesto l’applicazione del 583 del codice penale, che equipara il personale sanitario a pubblici ufficiali, al fine di garantire la procedibilità d’ufficio per queste tipologie di reati. È importante sottolineare che il personale sanitario, già duramente provato dalla pandemia, ha subito un aumento esponenziale di stress e pressioni, lavorando in condizioni sempre più difficili.