Ecco cosa accadrà con il nuovo strumento che sostituirà il Reddito di cittadinanza, chiamato Mia. Secondo le prime simulazioni effettuate da Luca Canale, vicepresidente della commissione Lavoro dell’Ordine dei commercialisti di Napoli, il nuovo strumento sembra privilegiare i nuclei familiari caratterizzati da un’elevata fragilità, con all’interno un disabile o un anziano, a discapito degli altri. Le simulazioni mostrano che per i cosiddetti “fragili”, i valori base del nuovo Mia sono piuttosto simili a quelli del Reddito di cittadinanza. Tuttavia, per le famiglie con un soggetto occupabile, i risultati sono differenti e potrebbero portare ad una platea dimezzata, soprattutto in Campania.
Alcuni parametri che saranno utilizzati per determinare l’importo del nuovo sussidio sono ancora in fase di studio. In particolare, è ancora da valutare se nel nuovo decreto sarà confermata la presenza della scala di equivalenza, un parametro utilizzato per determinare il livello di povertà di ciascun nucleo familiare, anche in relazione alla sua composizione.
La scala di equivalenza tiene conto delle economie di scala che derivano da alcune condizioni particolari e che comportano maggiori spese o disagi, come un nucleo folto o la presenza di persone con disabilità. Pertanto, la presenza della scala di equivalenza nel nuovo Mia potrebbe essere importante per garantire un sostegno adeguato alle famiglie più vulnerabili.