Modifiche ai requisiti economici per l’assegno di maternità concesso dai Comuni, che sono aumentati per l’anno 2023 rispetto all’anno precedente. In particolare, l’importo mensile dell’assegno è salito a 383,46 euro per cinque mesi, per un totale di 1.917,30 euro, mentre il nuovo limite ISEE per l’accesso all’assegno è di 19.185,13 euro. Questi cambiamenti sono fatti per far fronte alla crescente inflazione e all’aumento dei prezzi. L’assegno di maternità di base è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’INPS per le nascite, le adozioni o gli affidamenti preadottivi, ma non è da confondersi con l’assegno di maternità, che è una prestazione previdenziale concessa ed erogata direttamente dall’INPS.
In tal senso c’è un servizio dedicato con Contact Center al numero 803 164 oppure 06 164 164 da rete mobile; oppure è possibile rivolgersi a patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. In sostanza, sono due forme di assistenza previdenziale che si affiancano, ma – nello specifico – l’assegno di maternità dei Comuni differisce da quello statale perché questo è riconosciuto ai lavoratori discontinui, mentre nel primo caso l’importo mensili è invece destinato ha chi ha un Isee basso.