Il drammatico caso di Anna Giugliano, la giovane donna di 28 anni di San Gennaro Vesuviano deceduta dopo essersi sottoposta ad un intervento di bypass gastrico per perdere peso, ha suscitato grande commozione e indignazione nell’opinione pubblica. Come ricostruito, la 28enne era operata all’istituto clinico Humanitas di Rozzano, nel Milanese, dove si era rivolta a causa dei forti dolori alla pancia. Purtroppo, nonostante il primo intervento chirurgico sembrasse essere andato a buon fine e la paziente fosse dimessa in pieno benessere, undici giorni dopo la donna è stata ricoverata in pronto soccorso in condizioni critiche e non è riuscita a superare le complicazioni. Anna viveva in zona da qualche tempo, qui aveva infatti cominciato ad insegnare.

La vicenda ha suscitato interrogativi e polemiche sulla sicurezza e l’efficacia degli interventi di chirurgia bariatrica, come il bypass gastrico, sempre più diffusi tra le persone in sovrappeso e in obesità. Questi interventi sono infatti considerati una soluzione estrema per perdere peso e possono comportare rischi elevati, come complicazioni post-operatorie, infezioni, insufficienza renale e cardiaca, ma anche la possibilità di recidive o di complicanze a lungo termine.

«Humanitas – si legge in una nota dell’ospedale – esprime profondo cordoglio ai familiari per la scomparsa” della giovane. La paziente, sottoposta ad intervento chirurgico, era dimessa dall’ospedale in pieno benessere in data 8 marzo 2023. Il 19 marzo – spiega ancora l’istituto – è ricoverata in pronto soccorso in condizioni critiche, sottoposta a rianimazione e quindi ricoverata in terapia intensiva, senza purtroppo riuscire a risolvere la complicata situazione clinica”.