Nel fine settimana, i carabinieri del Nas, in collaborazione con il personale dell’Asl Napoli 1 Centro, hanno condotto ispezioni in dieci ristoranti etnici a Napoli. Purtroppo, i risultati delle ispezioni hanno rivelato che la somministrazione di alimenti in questi ristoranti era esercitata in ambienti in pessime condizioni igienico-sanitarie e strutturali. A seguito di queste ispezioni, si è deciso di sospendere immediatamente l’attività di somministrazione per questi dieci ristoranti. Uno dei maggiori problemi riscontrati è che gli alimenti maggiormente esposti alla contaminazione, come quelli crudi o a ridotta cottura, venivano somministrati senza le previste procedure di monitoraggio e autocontrollo. Ciò rappresenta un potenziale pericolo per la salute dei consumatori, in quanto questi alimenti possono contenere batteri nocivi che possono causare malattie e infezioni.
Inoltre, durante le ispezioni, sono state sequestrate amministrativamente tre tonnellate di alimenti privi di rintracciabilità alimentare. Questo significa che gli alimenti non erano tracciabili al loro produttore o fornitore e quindi non era possibile verificarne la provenienza e la qualità. Questo è un ulteriore motivo di preoccupazione, poiché gli alimenti potrebbero essere stati prodotti in condizioni igieniche precarie o contenere sostanze nocive.
Infine, per queste violazioni, sono comminate sanzioni amministrative per un totale di 40mila euro. Questo dimostra l’importanza del rispetto delle norme igienico-sanitarie e delle procedure di monitoraggio e autocontrollo per garantire la sicurezza dei consumatori. È importante che i proprietari di ristoranti e i gestori di attività alimentari comprendano l’importanza di mantenere alti standard igienici per garantire la salute dei loro clienti.