La morte di Rossella Fuorte ha sconvolto la città e la sua famiglia, che chiede solo giustizia e chiarezza su ciò che è accaduto. La donna di quarant’anni, insieme a marito e figli, aveva appena fatto un pranzo a base di sushi in un ristorante giapponese quando è tornata a casa e ha cominciato a stare male. Con il passare delle ore, la situazione è peggiorata fino alla tragica conclusione che l’ha vista morire nel suo appartamento.

La Procura ha disposto l’autopsia per poter fare chiarezza sulla situazione e capire cosa abbia causato la morte di Rossella. Questo caso fa immediatamente pensare a quello di Luca Piscopo, un giovane studente di 15 anni che morì dopo aver mangiato sushi in un ristorante giapponese. Anche in quel caso la Procura indagò per un anno prima di individuare i responsabili e ipotizzare il reato di omicidio colposo.

La morte di Luca è stata causata da una miocardite batterica, legata alla salmonellosi, contratta a seguito di un’intossicazione alimentare. La sua è stata una tragica fine per un ragazzo sano, che praticava sport e seguiva uno stile di vita salutare.

Queste due vicende dimostrano la necessità di maggiore attenzione e controllo sulla qualità degli alimenti che consumiamo, soprattutto quando si tratta di cibi esotici o preparati in modo particolare. La salute e la sicurezza del consumatore devono essere una priorità per tutti, sia per i ristoranti che per le autorità competenti.