La Circumvesuviana è ancora una volta la peggiore ferrovia d’Italia. Secondo un rapporto di Legambiente, in Campania ci sono 245 treni in circolazione con un’età media di 21,4 anni, molto superiore alla media nazionale di 15,3 anni. L’anzianità del parco rotabile di EAV (ex Circumvesuviana, Sepsa e MetroCampania NordEst) è il fattore principale, con un’età media di 25 anni, rispetto ai meno di 18 anni di Trenitalia.
Inoltre, il numero di persone che utilizzano il treno e il trasporto pubblico locale è diminuito drasticamente, passando dal picco di 467.000 viaggi nel 2011 a circa 262.000 nel 2019. Ciò è dovuto principalmente all’inefficienza del trasporto pubblico, che ha spinto molte persone a utilizzare l’auto privata. In Campania ci sono 613 auto ogni mille abitanti, un dato che è in costante aumento negli ultimi anni e che è molto più elevato rispetto a città come Madrid, Londra, Berlino e Parigi.
Secondo Legambiente, la soluzione a questi problemi è quella di investire nelle ferrovie suburbane, tranvie moderne e metropolitane efficienti ed efficaci, integrate con il servizio di adduzione locale su gomma e la shared mobility. Inoltre, la disponibilità delle persone a utilizzare il trasporto pubblico dipende dalla competitività e dall’efficienza del servizio. Infine, la Circumvesuviana è una delle peggiori linee ferroviarie d’Italia, con una situazione drammatica per i pendolari a causa di ritardi, soppressioni e tagli al servizio che hanno superato il 10% rispetto al 2010.