Il governo ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari del bonus da 200 e 150 euro introdotto nel 2021 per sostenere le categorie di professionisti con redditi inferiori a 35mila e 20mila euro rispettivamente. La novità è annunciata dall’Inps, che ha comunicato l’inclusione di nuove categorie di professionisti come i collaboratori, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti che non sono formalmente iscritti alla Gestione separata. Questa decisione rappresenta una buona notizia per i dottorandi e gli assegnisti che, lo scorso anno, si sono visti respingere le domande per i bonus a causa della mancata iscrizione alla Gestione separata. In passato, infatti, diversi assegnisti e dottorandi non avevano accesso ai bonus nonostante i dati dei rispettivi committenti fossero presenti negli archivi della Gestione separata.

Per richiedere il bonus, i collaboratori, gli assegnisti di ricerca e i dottorandi devono aver presentato una domanda respinta a causa dell’assenza del requisito d’iscrizione alla Gestione separata. Inoltre, devono presentare le denunce Uniemens dei loro committenti in riferimento ai periodi precedenti al 18 maggio 2022 e dimostrare di avere una contribuzione connessa all’attività svolta. Inoltre, non devono risultare iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.