Aldalgisa Gamba, la donna di 41 anni accusata di avere ucciso il figlio di 2 anni e mezzo su una spiaggia a Torre del Greco, è in fase di processo. Il suo avvocato Salvatore Del Giudice ha dichiarato che ogni volta che va a trovarla in carcere, la prima domanda che lei gli pone è “hanno capito come ho ucciso mio figlio?” Il processo si concentra sui messaggi WhatsApp inviati dalla donna al marito prima della tragedia, che sarebbero rivelatori dell’intenzione omicidiaria. Tuttavia, l’avvocato sostiene che questi messaggi sono decontestualizzati e che bisogna considerare gli emoticon presenti nelle conversazioni, che mostrano che non vi era un’intenzione violenta. Inoltre, il legale ha dichiarato che la donna soffriva di un grave disturbo psicotico e che aveva subito traumi psicologici da piccola.

Il secondo avvocato della donna, Michele Coppola, sostiene che la tragedia avrebbe potuto essere evitata se la donna fosse curata e che ci sono altri elementi importanti da considerare, come la spiaggia dove sarebbe avvenuto il delitto, che non sono esaminati adeguatamente.