Il pm Marilia Capitanio ha chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per il 37enne di San Felice a Cancello, accusato dell’omicidio di Giovanni Maione, un 44enne camionista casertano. La difesa dell’imputato, invece, ha sollecitato l’assoluzione dall’accusa di omicidio preterintenzionale, sostenendo che non è dimostrato il nesso di causalità tra il gesto e la morte. Nel febbraio 2022, il 37enne era finito arrestato con un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per la morte di Maione, avvenuta il 15 dicembre 2021 all’ospedale di Caserta. Il giudice ha condannato l’imputato a 9 anni di carcere e ha ordinato il pagamento di una provvisionale di 100mila euro per ciascuna delle tre parti civili (moglie e due figli di Maione).

La sentenza è emessa al termine di un rito abbreviato. La morte di Maione sarebbe causata da una lite avvenuta in un bar dell’area di servizio, durante la quale l’imputato avrebbe colpito Maione con un pugno al volto e, successivamente, con una testata e un “corpo contundente” (forse un tubo) alla mano sinistra. Maione è poi tornato a casa, ma dopo alcuni giorni si è sentito male e non ce l’ha fatta e ciò ha determinato il decesso.