È cominciato tra Milano e Venezia il XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (Sinpf), in cui si è discusso soprattutto di giovani e psicofarmaci. Sembra essere ormai diventato una moda l’utilizzo improprio di medicinali solitamente utilizzati per trattare patologie mentali. Come è risaputo tale classe di farmaci se prescritti da un medico può essere usata anche per giovani e bambini al bisogno, garantendo una qualità di vita migliore se usati in tempo e adeguatamente, in caso contrario rischiano di causare enormi danni. Infatti è noto che si tratti di sostanze che come gli stupefacenti possono causare grave dipendenza. Pertanto, se utilizzati erroneamente possono dare effettivi negativi duraturi nel tempo e, in alcuni casi permanenti.
Inoltre -come suggerito dagli psichiatri- la terapia farmacologica dovrebbe essere sempre affiancata da un percorso terapeutico di psicoterapia. Scatta, dunque, l’allarme da parte dei medici che spingono per avviare campagne di sensibilizzazione e informazione in merito. In una società come la nostra, in cui la comunicazione occupa un ruolo centrale nella vita quotidiana, è doveroso educare i giovani ad un corretto stile di vita, grazie anche all’aiuto di famiglia ed Istituzioni.