A Napoli valutato positivamente il primo caso di applicazione della nuova legge ‘salva-suicidi’ introdotta con il ‘Decreto Ristori’ del 2020. Questa legge, che ha modificato la precedente legge anti-suicidi del 2012, offre la possibilità al debitore, persona fisica, di liberarsi integralmente dei propri debiti, anche in caso di mancanza di beni da mettere a disposizione dei creditori. Il caso è valutato dal gestore della crisi da sovraindebitamento, nominato dall’Organismo di mediazione e composizione della crisi ‘Medì’. Dopo aver esaminato l’istanza e valutato la fattibilità, il gestore ha richiesto il sigillo definitivo al tribunale.

La legge salva-suicidi si rivolge a quei soggetti sovraindebitati che hanno perso ogni patrimonio a causa della crisi economica attuale, come l’emergenza sanitaria, la guerra in Ucraina, il caro energia e l’inflazione. Questi strumenti sono più efficaci per salvare le famiglie morose che hanno subito una crisi economica, in particolare nel Mezzogiorno, dove oltre il 40% delle famiglie non riesce a far fronte ai propri impegni economici mensili.