Dopo due rinvii, causa allerta meteo, questa sera a Largo Parrocchia l’ accensione del Focarone in onore di Sant’ Antuono protettore degli animali e dei raccolti .
Una tradizione di notevole partecipazione popolare, oggi ancora viva a Palma Campania , era ed è rappresentata dai focaroni (falo’) che si facevano nella ricorrenza della festa di Sant’ Antonio Abate: “o focaron ‘e Sant’ Antuono” sta a significare il momento di ringraziamento al Santo per la raccolta delle produzioni agricole. I focaroni erano fuochi che venivano accessi nel periodo serale nei cortili, nella piazze o agli incroci delle strade cittadine.
Si preparavano delle cataste di legna, con fascine e ciocchi durante la mattina, dopodichè era appiccato il fuoco che di tanto in tanto era poi ravvivato nell’ilarità di quanti stavano intorno al rogo a chiacchierare e che fino a tarda notte si trattenevano a bere un buon bicchiere di vino, dopo un’abbondante mangiata a base di carni e salsicce di buon maiale. Il fuoco rappresentava il simbolo della purificazione dello spirito. La festa di S. Antonio aveva per i contadini un grande significato. Per loro il fuoco era l’ unica fonte di energia e gli animali li aiutavano nel lavoro in campagna.
La serata
I Giovani della Parrocchia mantengono viva questa tradizione, conservandone tutta l’unicità, riportando ogni anno( a parte la parentesi Covid), nella cittadina all’ ombra del Vesuviano quel caratteristico spirito di altri tempi che rende il momento atteso ma soprattutto sentito. Una tradizione che, al pari del Carnevale Palmese, si tramanda da generazioni con la passione di sempre. Questa sera alle ore 19:30 l’ accensione del Focarone accompagnata da musica popolare e neomelodica( ospite il cantante Partenopeo Franco Calone) e street food tipico. Tanta la passione che viene riposta nella tradizione che stamattina, sfidando pioggia e freddo, vede i ragazzi alle prese con l ‘allestimento del Focarone.