Per far fronte ai maxi rialzi delle bollette di luce e gas “occorre innanzitutto estendere il bonus sociale energia a tutti quei nuclei familiari con una soglia Isee di 20mila euro” e, più in generale, “per affrontare seriamente il caro vita, e quindi contrastare l’innalzamento dell’inflazione, serve” aiutare lavoratori e pensionati. Così spiega la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi. All’indomani della notizia dell’aumento della bolletta di dicembre del 23,3%, la dirigente sindacale osserva che aver aumentato la soglia Isee a 15mila euro non basta a sostenere concretamente le famiglie italiane, e tale misura è da prorogare oltre il mese di marzo”.

“Per affrontare seriamente il caro vita, e quindi contrastare l’innalzamento dell’inflazione, serve aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori – dice più in generale Fracassi – C’è da aumentare la decontribuzione. Quanto previsto dalla legge di Bilancio è insufficiente”. La decontribuzione, afferma, “deve essere strutturale, basta con misure di corto respiro, e visto il perdurare dell’elevata inflazione, essa deve essere accompagnata dalla strutturale indicizzazione delle detrazioni per lavoro dipendente e pensione”.