La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine sul decesso improvviso di un 56enne all’ospedale di Sessa Aurunca. Il pubblico ministero Valentina Santoro ha ipotizzato il reato di omicidio colposo in ambito sanitario contro ignoti. La denuncia è stata presentata dai fratelli della vittima, che sono stati assistiti da uno studio legale. La salma dell’uomo sarà sottoposta a un’autopsia per capire le cause del decesso. L’uomo era ospite permanente della struttura assistenziale Villa della Rocca di Rocca d’Evandro, dove era ricoverato dal 1996 a causa di schizofrenia e di una patologia di epatite C che aveva però superato negli anni. La salute fisica dell’uomo era buona e in una visita effettuata il 12 gennaio i fratelli non avevano notato alcun problema.
Tuttavia, il 24 gennaio il 56enne aveva manifestato un gonfiore addominale e i fratelli avevano chiamato il 118, che lo aveva portato in ospedale. Dopo avergli prescritto una terapia sconosciuta ai familiari, però, lo avevano rimandato nella struttura assistenziale.
La situazione non era migliorata, e il 25 gennaio i fratelli avevano nuovamente chiamato il 118. Il paziente è stato ricoverato all’ospedale di Sessa Aurunca intorno alle 20, grazie all’opposizione ferma dell’operatore della struttura assistenziale che lo aveva accompagnato. Poco prima dell’una di notte del 26 gennaio, l’uomo è deceduto.