La decisione del Governo Meloni di non rifinanziare per il 2023 lo sconto delle accise sui carburanti ha causato aumenti del prezzo del carburante che colpiscono i consumatori. Secondo i monitoraggi di Altroconsumo, a partire dal 9 gennaio 2023, c’è stato un progressivo ribasso che ha allineato i valori a quelli della Media Italia. Tuttavia, il livello attuale dei prezzi resta mediamente elevato rispetto ai valori pre-COVID e a quelli del 2019.
Altroconsumo ha partecipato al Tavolo Tecnico convocato dal Ministro Urso e ha chiesto al Governo un intervento più sostanziale per mitigare gli aumenti, come l’azzeramento temporaneo dell’IVA sui carburanti per autotrazione, come richiesto da una petizione di Altroconsumo supportata da quasi 70 mila firmatari.
“Urge un intervento governativo strutturale” ha dichiarato Federico Cavallo, responsabile Public Affairs e Media Relations Altroconsumo. “Gli aumenti a cui stiamo assistendo impattano in modo significativo sul potere d’acquisto delle famiglie, già fortemente indebolitosi nel 2022. Permangono, poi, i timori che i rincari scarichino presto i propri effetti, come già accaduto in passato, su altre filiere e categorie di beni a causa del conseguente rialzo dei prezzi di produzione e trasporto, generando un avvitamento della crisi. Il Governo ha annunciato negli scorsi giorni nuovi interventi sia sul fronte fiscale che della trasparenza dei prezzi che, stando alle anticipazioni, rischiano però di essere insufficienti. Confidiamo che, nel tavolo di oggi, arrivino proposte articolate e strutturali su cui confrontarsi ed agire al più presto, nell’interesse dei cittadini”, ha concluso.