La questione dell’esclusione degli insegnanti precari dal bonus da 500 euro, noto come “Carta del docente”, è finita a lungo oggetto di polemiche e proteste da parte dei docenti precari per anni. Il Ministero dell’Istruzione aveva stabilito che l’incentivo fosse riservato solo ed esclusivamente agli insegnanti di ruolo, sia quelli a tempo pieno che parziale, oltre che ai docenti in periodo di prova e di formazione. Questa decisione ha portato molti docenti precari a rivolgersi ai tribunali per contestare la discriminazione subita. La sentenza emessa dal Tribunale di Firenze, che ha stabilito che due insegnanti precari hanno diritto a percepire non solo il bonus da 500 euro per quest’anno, ma anche per i cinque anni arretrati, rappresenta una svolta importante per gli insegnanti precari. Potranno ora beneficiare dello stesso incentivo riconosciuto ai docenti di ruolo, con un importo totale di 2.500 euro ciascuno.
Questa decisione del tribunale segue anche l’espressione della Corte di Giustizia Europea, che ha stabilito che la normativa legata alla Carta del Docente era illegittima in quanto andava a escludere gli insegnanti precari, in violazione del divieto di discriminazione presente all’interno del quadro europeo in materia di lavoro. Per gli insegnanti precari, questa è una vittoria importante, poiché ora potranno beneficiare di un incentivo che li aiuterà ad affrontare le difficoltà economiche. Tuttavia, è anche importante notare che la questione della precarietà degli insegnanti rimane un problema importante da affrontare, poiché essi continuano a lavorare in condizioni di incertezza e precarietà senza la sicurezza di un posto di lavoro stabile.