È bufera sul mancato taglio delle accise. E i gestori dei distributori annunciano lo stop all’erogazione dei carburanti su tutta la rete per il 25 e 26 gennaio, con presidio sotto Montecitorio, «per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori» denunciano Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. «Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa» dicono. I gestori annunciano anche un presidio sotto la sede della Camera dei deputati.

Il Governo corre subito ai ripari: è in programma oggi un incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, i ministri Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti e le associazioni del settore per fare il punto della situazione e scongiurare l’agitazione. Proprio Giorgetti, nel corso del question time al Senato, con l’opposizione che protesta, anticipa che «il Governo si riserva di adottare le misure di riduzione delle accise in funzione di una norma che, come riportato nel decreto-legge approvato il 10 gennaio, consentirà un’azione in questo senso in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti».