Capodanno si avvicina e con l’arrivo del 2017 si torna a parlare di botti killer, di sequestri e di festeggiamenti criminali con fuochi d’artificio illegali e potentissimi e che alimentano soprattutto il circuito camorristico. Nella nostra top ten proponiamo dieci tra i petardi più pericolosi e famosi mai realizzati all’ombra del Vesuvio.

Spesso, infatti, la vendita del prodotto, che poco differisce dalle armi da guerra, viene estesa a tutta la Campania, mentre gli “artigiani fuorilegge” sono in molti casi vecchi fabbricanti dell’area vesuviana ingaggiati appunto dalle organizzazioni malavitose. Una classifica, quella proposta da noi oggi, in cui restano fuori altre bombe famosissime come quelle ispirate ai calciatori Cavani, Lavezzi e Koulibaly.

[nextpage title=”Bomba Spread”]

La bomba “Spread” è un mix di polveri piriche nere dalla potenza esplosiva impressionante, infatti può distruggere tutto nel raggio di 200 metri. Questa articolo pirotecnico illegale, è stato il botto più incentivato del Capodanno 2012 a Napoli.

Ordigno a miccia fabbricato rigorosamente in modo artigianale. Chiamato così in onore del termine economico tanto citato in quel periodo da Mario Monti. Il costo si aggirava all’epoca tra i 40 e i 70 euro per un solo pezzo.

[nextpage title=”Bomba Bin-Laden”]

Ovviamente non poteva mancare un botto dedicato a qualche terrorista. Allora perché non chiamarla come il più efferato tra i terroristi islamici fondatore di Al Qaida e che per anni ha tenuto sotto scacco l’intero Occidente.

Bomba-carta illegale creata dopo l´attacco alle Torri gemelle nel 2001, simile a quella di “Maradona” ma con un potere esplodente minore. Costava circa 150 euro ed oggi si possono trovare dei botti molti simili ma che ormai hanno cambiato nome dopo la morte del terrorista.

[nextpage title=”Bomba Ratzinger”]

Creata nell’autunno del 2005, all’indomani dell’elezione dell’ex pontefice tedesco, oggi Papa emerito, Joseph Aloisius Ratzinger o meglio conosciuto come Papa Benedetto XVI, questa bomba contiene quattro chili di esplosivo.

L´involucro è costituito da un secchio di plastica che esplodendo proietta schegge: insomma una vera e propria arma da guerra. È venduta a circa 200 euro ancora oggi nelle sue varianti che naturalmente non portano più il nome di Ratzinger.

[nextpage title=”Bomba Tsunami”]

Questo particolare esplosivo prende il nome dall’onda anomala che devastò le coste dell’Oceano Indiano nel lontano 2004, uno degli eventi più catastrofici dell’epoca moderna. Catastrofici potrebbero essere anche gli effetti dell’esplosione di questo ordigno, infatti questo botto è composto da 11-15 cilindri esplosivi dal peso di un chilo ciascuno e collegati a un’unica miccia.

Il prezzo della bomba Tsunami oscilla tra i 180 e i 200 euro e secondo le forze dell’ordine potrebbe fare saltare in aria persino due palazzine se nascosto o utilizzato in luoghi inadatti. In pratica all’interno c’è la stessa quantità di esplosivo che si adopera per l’implosione di un edificio di piccole dimensioni.

[nextpage title=”O’ Provolone del Monaco”]

Nel caso in cui politici e calciatori non dovessero bastare, i nomi dei botti illegali coinvolgono anche i prodotti tipici del posto. In questo caso, parliamo del Provolone del Monaco un articolo pirotecnico illegale che prende il nome dal formaggio ottenuto dalla lavorazione del latte della vacca agerolese.

Micidiale bomba carta realizzata nel 2005 con un peso tra 3 e 5 chili di esplosivo. Il suo costo può raggiungere i 250 euro ed ha proprio la forma del classico provolone prodotto sui Monti Lattari e che è uno degli alimenti più ricercati del Made In Italy nel mondo.

[nextpage title=”Bomba Finanziaria”]

Ci vuole tanta fantasia per dare nomi particolari ai vari botti illegali, ovviamente questa a Napoli non manca. Dalle menti perverse di queste persone nasce, dunque, la bomba “Finanziaria”. Questa bomba dal peso di 8 chili dovrebbe rispecchiare la sgradita manovra finanziaria del 2006 del governo Prodi.

Il petardo costa 400 euro nelle sue varianti attuali e si pensò di realizzarlo con una forza distruttiva enorme, la stessa che in metafora avrebbe avuto la Finanziaria di Prodi, che secondo la popolazione avrebbe devastato l’Italia.

[nextpage title=”‘A capata ‘e Zidane”]

La testata di Zizou, ovvero, la celebre incornata del numero 10 francese ai danni di Marco Materazzi nella finale mondiale 2006, a Napoli diventa un articolo pirotecnico illegale. Gesto antisportivo che dà il nome ad una bomba di circa 10 chili.

Si tratta di un’autentica bomba che gli artificieri fuorilegge riescono a piazzare in quell’anno e per quelli a seguire a prezzi esorbitanti, si parla di circa 300 euro e la potenza del “fuoco” criminale è altissima, praticamente una granata di guerra.

[nextpage title=”Bomba Mario Monti”]

Oltre allo “Spread” a Napoli hanno inventato anche la bomba dedicata a Mario Monti. Si presenta come un potente esplosivo, dall’onda d’urto superiore alla celebre bomba Maradona e simile a quello di una granata, sarebbe il botto creato per “esorcizzare” la crisi, la notte di Capodanno, nel 2012.

Intanto, però, chi è stato soffocato dalla crisi economica, di certo non si è potuto permettere quel botto killer, che veniva venduto intorno ai 250 euro. In quell’anno furono sequestrati almeno 5-6 esemplari che vennero fatti brillare sotto la sabbia come si fa con gli ordigni da guerra.

[nextpage title=”La Mortadella”]

Dopo il formaggio passiamo agli insaccati esplosivi. Stiamo parlando della Bomba “Mortadella”, così definita per la sua forma allungata – e non per il riferimento all’ex premier, Romano Prodi – può arrivare a pesare addirittura15 chili, la cui esplosione potrebbe far crollare un palazzo.

In assoluto uno dei botti illegali più pericolosi mai realizzati fin ad ora. Il suo costa si aggira tra i 500 e i 600 euro e pare che la produzione sia in corso anche per quest’anno quando i commercianti illegali di petardi sperano di vendere questo ordigno artigianale dalla potenza devastante.

[nextpage title=”O’ Pallone ‘e Maradona”]

Botto illegale storico, realizzato in onore delle gesta del più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Messa in commercio nei primi anni ’80, proprio nel periodo in cui Maradona giocava a Napoli, questa bomba illegale è composta da tre chili di polvere da sparo mista a stracci e carta.

Ancora oggi resta il botto killer più famoso e maggiormente ricercato tra i fanatici dei super-scoppi. Un mega-petardo nascosto dal mito del calciatore e che in oltre 30 anni di storia ha già provocato incidenti, gravi menomazioni e crolli.