Estorsioni aggravate dal metodo mafioso e usura ai danni di imprenditori, esercenti e persino centri commerciali. Sono queste le accuse al gruppo di 16 persone finite in manette ieri mattina su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia. Ci sono i clan egemoni di Pompei e Scafati e “pezzi” delle cosche di Castellammare di Stabia.

Sono finiti in carcere: Cenatiempo Roberto, 30 anni di Scafati; Cesarano Giovanni, detto Nicola, 50 anni di Pompei; Di Maio Fiorentino, detto ‘o castelluono, 47 anni di Scafati (al momento irreperibile); Di Martino Luigi, alias Gigino ‘o profeta, 55 anni di Castellammare di Stabia; Esposito Nicola, alias ‘o mostro, 45 anni di Castellammare di Stabia; Matrone Antonio, detto Michele, 36 anni di Scafati; Ridosso Gennaro, 33 anni di Scafati; Ridosso Luigi, 30 anni di Scafati; Ridosso Salvatore, 29 anni di Scafati

Ai domiciliari: D’Aniello Francesco Paolo, 27 anni di Santa Maria la Carità; Morello Alfonso, alias Balanzone, 44 anni di Torre Annunziata; Pisacane Vincenzo, alias Coccodè, 34 anni di Scafati; Spinelli Andrea, detto Dariuccio, 41 anni di Scafati. Interdetti con il divieto di assumere incarichi presso persone e imprese: Casciello Giacomo, 28 anni di Scafati; Immediato Giovanni Vincenzo, 29 anni di Scafati; Sabatino Mario, 48 anni di Scafati.