Ancora un presunto caso di malasanità in Campania. A perdere la vita, questa volta, è stato Michele Matrone, muratore 34enne di Torre Annunziata, morto Lunedì pomeriggio dopo un breve ricovero all’ospedale di Boscotrecase e proprio questa mattina sarà eseguita l’autopsia sul corpo del muratore. A riportare la notizia è stato il quotidiano Roma.

La Procura di Torre Annunziata, infatti, su richiesta degli avvocati Salvatore Calamita e Fabio Solimeno deciderà questa mattina a chi affidare l’incarico per eseguire l’esame autoptico sul corpo dell’uomo, morto per un arresto cardiorespiratorio durante il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale boschese.

Tuttavia, per il momento il pm Emilio Prisco, non ha ancora scritto nessun nome sul registro degli indagati, perché vuole vederci chiaro e l’inchiesta prosegue con l’ipotesi di reato di omicidio colposo contro ignoti.
Non è da escludere che, nel pomeriggio, possano partire degli avvisi di garanzia per almeno tre membri dello staff del pronto soccorso presenti al momento dei fatti.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Matrone era giunto in condizioni disperate e subito dopo esser stato ricoverato in pronto soccorso è deceduto per complicazioni a causa di un arresto cardiaco. I sintomi riscontrati dai medici erano la febbre altissima, problemi respiratori tipici di una polmonite in pieno decorso e alcuni scompensi cardiaci, poi degenerati.
Dopo la morte, la procura di Torre Annunziata, in seguito alla denuncia dei familiari del 34enne, ha aperto un’inchiesta. Sono state la sorella e la convivente a presentare la querela presso la stazione dei carabinieri di Trecase, che dopo aver avuto il via libera dal magistrato di turno in Procura, hanno prima sequestrato la cartella clinica e poi la salma del 34enne, poi trasferita all’obitorio di Castellammare di Stabia.
Non è la prima volta che i familiari di persone decedute durante ricoveri all’ospedale di Boscotrecase abbiano chiesto di fare luce sulle prassi mediche eseguite. Diversi sono i casi di presunta malasanità sui quali la Procura di Torre Annunziata ha aperto indagini, molti dei quali sono stati archiviati. Eclatanti, però, sono stati gli episodi che hanno riguardato il reparto di maternità, poi chiuso per la spending review perché divenuto un punto nascite poco “produttivo”.