I ricercatori della Federico II di Napoli stanno portando avanti un’incredibile ricerca: la mela annurca possiederebbe proprietà anticalvizie e contrasterebbe il colesterolo cattivo.
Eccellenza nostrana.
Da sempre presente sulle tavole dei napoletani, la mela annurca rappresenta una delle tante eccellenze del nostro territorio, ma da un po’ di tempo a questa parte, ne sono state scoperte nuove e affascinanti proprietà. Circa un anno fa, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Farmacia, portava a termine uno studio circa le proprietà anticalvizie e anticolesterolo della Melannurca, prodotto campano IGP. Ciò che veramente sorprende dei farmaci ricavati con delle sostanze (chiamate polifenoli) estratte dalle mele rosse, eccellenza del territorio campano, è che non posseggono praticamente effetti collaterali. L’unico intoppo è che l’ateneo non potrà brevettare il farmaco, poiché nato da qualcosa già presente in natura: per fortuna, il consorzio di produttori di Melannurca IGP coprirà la ricerca finanziandola e fornendo materia prima in modo costante ai ricercatori in modo da sviluppare un farmaco efficace in pochissimo tempo.
Una scoperta accidentale.
È di pochi giorni fa la notizia che ha suscitato grandissimo interesse negli Stati Uniti: la dottoressa Christiano, da quando ha iniziato a perdere i capelli nel 1996, ha iniziato dei cicli di cure con gli inibitori JAK usati solitamente nella cura di malattie autoimmuni come l’artrosi. La stessa dottoressa ha specificato che la scoperta è stata frutto del caso, poiché diversi pazienti affetti da artrosi e curati con farmaci in cui era presente l’inibitore JAK hanno presentato una crescita del cuoio capelluto: i ricercatori dell’università americana hanno proceduto a testare gli effetti degli inibitori sui topi, ottenendo risultati positivi. Tutt’oggi, presso l’università, sono in corso sperimentazioni per creare farmaci che contrastino anche l’incurabile alopecia cicatriziale ad oggi ritenuta incurabile. Visti gli ottimi risultati riscontrati dalla dottoressa Christiano sulla propria cute, possiamo dire che questa scoperta porterà grande beneficio a chi soffre di queste patologie.
Ma cos’è l’alopecia?
L’alopecia è una patologia piuttosto diffusa sia tra gli uomini che tra le donne, si tratta di un processo di perdita o caduta dei capelli. L’alopecia può anche manifestarsi su altre parti del corpo ma il cuoio capelluto risulta essere l’area più colpita soprattutto sui pazienti di genere maschile. Le cause responsabili dell’alopecia sono diverse: da quella più comune, definita androgenetica, a quella dovuta dal malfunzionamento della tiroide o da particolari periodi di stress prolungato fino alle cause nutrizionali, l’alopecia ha tantissimi modi di colpire un paziente e, nella maggior parte dei casi, essi sono tutti trattabili grazie a delle tecniche innovative sviluppate negli ultimi anni; ovviamente a cause differenti possono corrispondere diversi tipi di alopecia che, nei casi di pazienti più anziani, risultano perlopiù irreversibili e intrattabili.
Esiste un metodo efficace per contrastarla?
Come già detto, l’alopecia ha diverse cause: avere delle buone abitudini alimentari, non sovraccaricarsi di lavoro e cercare di evitare ad ogni modo stress inutile può essere un ottimo inizio per contrastare l’arrivo della patologia. Esistono, tuttavia, delle tipologie di alopecia che non possono essere curate ma a cui possiamo fare rimedio grazie a trapianti di capelli. Le alopecie definite “temporanee” possono invece essere curate senza alcun problema, osservando delle regole precise e rivolgendosi a degli esperti che ci possono consigliare il miglior iter medico da seguire.
Gli esperti rispondono.
Abbiamo chiesto a vari esperti quali fossero, effettivamente, i rimedi oggi considerati più utili per contrastare l’avanzare della calvizie: abbiamo ottenuto risposte chiare e precise, soprattutto dai ricercatori Tricomedit che hanno chiarito ogni nostro dubbio fornendoci informazioni circa le cause, gli effetti e le norme da seguire per combattere l’alopecia. Come abbiamo visto, molte cure sperimentali vengono sviluppate praticamente ogni giorno, rappresentando l’unica vera alternativa a quella che è la strada del trapianto, facendoci sperare in un domani in cui saranno presenti cure e rimedi dal costo non troppo elevato.