L’appello ha assolto con formula piena per non avere commesso il fatto la 40enne Lucia Casciello di Pompei, accusata e condannata in primo grado per avere assoldato un killer al fine di uccidere il marito con cui il rapporto coniugale era logoro. L’omicidio venne sventato da un malfunzionamento della pistola che si inceppò proprio mentre il killer stava cercando di fare fuoco.

Ma non è stata Lucia Casciello a pagare un sicario per chiedere di ammazzare il coniuge: ieri i giudici hanno infatti assolto la donna, la fine di un incubo per la 40enne che in primo grado si era beccata una condanna ad otto anni di reclusione. Gli avvocati dell’imputata hanno smontato le tesi contro quella che era diventata per tutti la “mantide di Pompei”.

Troppo fragile, infatti, il castello accusatorio che si basava su qualche confidenza trovata qui e là, mentre nessuno è riuscito ad identificare l’assassino che agì coperto da un casco integrale. Proprio nei giorni scorsi era stato assolto il presunto killer, un 17enne torrese che sarebbero stato ingaggiato dalla Casciello. Ma adesso è tutto crollato ed il raid contro l’uomo va cercato per altre motivazioni, per altre mani.