Si terrà sabato 12 e domenica 13 novembre la prima edizione di “San Martino nocciole e vino”, un evento curato e organizzato da Archè. La manifestazione si svolgerà nel weekend dalle ore 20 alle ore 24. All’evento parteciperanno sedici attività commerciali che con i loro stand prepareranno prodotti a base di nocciole e non solo.

Per l’appuntamento quindi la piazza del Santissimo Rosario verrà chiusa al traffico veicolare e resa completamente pedonale, al centro di essa verranno posizionati anche dei tavoli con sedie. Il piano traffico che sarà in vigore per le due serate del 12 e del 13 non prevede particolari modifiche infatti verrà chiusa via Arcivescovo D’Ambrosio all’altezza dell’incrocio con via Festoso, quindi tutte i veicoli saranno deviati su quest’ultima strada e su via Piano del Principe. Invece Via Miranda sarà sempre a senso unico solo che al contrario del solito e tutte le macchine provenienti da Via Piano del Principe si potranno immettere su via Miranda per poi svoltare su via Flocco Vecchio, quindi andando a formare una sorta di rettangolo con via Giugliano.

Essendo la zona densamente abitata e priva di grandi aree di sosta gli organizzatori dell’evento invitano i cittadini a raggiungere la piazza a piedi o servendosi della navetta gratuita che partirà dalla villetta “Nicola Nappo” ogni ora dalle 19,30 fino alle 22,30 e che farà tappa a piazza Mazzini per fare poi capolinea a Pizzo Lampione. Da qui la navetta dopo una sosta di un paio di minuti ripartirà e farà il percorso inverso.

L’intrattenimento musicale per il sabato verrà fatto da “Musikarte Folk Group”, mentre la domenica dal gruppo musicale “No Profit Club” che immergerà tutti i presenti nell’atmosfera jazz. Inoltre l’evento darà spazio anche ad altri artisti, infatti saranno presenti anche gli amici dell’infiorata di Casatori che con i fiori realizzeranno una loro opera d’arte.

Una kermesse che mira quindi a valorizzare il Flocco con i suoi abitanti e che punta soprattutto a riportare in auge la tradizione del vino e della nocciola e che dopo il successo dello “Street Food”, punta a valorizzare una tradizione che negli ultimi anni si era andata un po’ a perdere.