Idee confuse o semplici strategie politiche? Aldilà di quanto afferma, infatti, è davvero complicato capire la posizione del sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano, in merito al Referendum costituzionale del 4 dicembre. Un “Sì” o un “No” che all’inquilino di piazza Elena D’Aosta sta quasi facendo impazzire o, diversamente, è lui a fare impazzire chi cerca di capire quali siano le sue reale intenzioni.
Una nuova puntata della saga “Catapano sostiene il Sì o il No?” si è infatti tenuta ieri mattina a Poggiomarino, città limitrofa alla sua San Giuseppe. Tra piazza De Marinis e via Roma, infatti, c’erano due gazebo in vista delle consultazioni di inizio mese prossimo: una per il Sì con i dirigenti locali del Pd e con il sindaco, Leo Annunziata; l’altro, il secondo, promosso invece da Forza Italia e dal centrodestra con la presenza del leader dell’opposizione Maurizio Falanga.
Insomma, le posizioni politiche di Catapano avrebbero fatto pensare che la sua presenza in territorio poggiomarinese fossa dovuta a quella degli amici di schieramento, o quantomeno di corrente. Invece l’avvocato sangiuseppese non si è nemmeno avvicinato al banchetto di Falanga e soci (intesi come quelli dell’associazione Centrodestra poggiomarinese). L’obiettivo della visita di Catapano, dunque, è stato fare visita al Pd, al comitato per il “Sì”.
Il primo cittadino si è infatti intrattenuto a lungo in piazza De Marinis insieme al collega sindaco, Leo Annunziata, “renziano della prima ora” e “deluchiano di ferro”, per poi scambiare qualche parola anche con il segretario cittadino e capogruppo in consiglio comunale del Pd, Michele Cangianiello. E come se non bastasse a mettere pepe la semplice sua presenza, Catapano è andato anche via con un po’ di materiale propagandistico sotto al braccio.
Nulla di illegale, per carità, ma l’intervento a Poggiomarino arriva dopo l’incontro con il governatore Vincenzo De Luca che si è tenuto la settimana scorsa nella sua San Giuseppe. Catapano era stato attaccato da molti perché considerato propenso al Sì a differenza della sua area politica di riferimento. A quel punto la fascia tricolore si era infiammata, affermando di sostenere le ragioni del “No”, ma che in veste di sindaco si sentiva in dovere di informare la sua cittadinanza in merito alle ragioni sull’una o sull’altra scelta e che l’appuntamento non era un modo per pilotare la decisione di nessuno.
A mescolare nuovamente le carte c’è dunque questo nuovo capitolo di Poggiomarino. E per chi non fosse ancora abbastanza confuso c’è l’appuntamento ad un nuovo confronto, sempre a San Giuseppe, e stavolta per le ragioni del “No” a cui interverrà anche l’ex presidente della Regione, Stefano Caldoro.