Per la prima volta nella storia, l’utilizzo di Internet da dispositivi mobili ha superato quello tradizionale da pc desktop: segno dei tempi che stanno cambiando, ma anche della maggiore facilità a connettersi alla Rete attraverso le infrastrutture wireless anziché da casa. Anche se ci sono interessanti novità in questo ambito.

Il traffico combinato di dispositivi mobili come smartphone e tablet rappresenta oggi il 51,2 per cento del totale degli accessi globali ad Internet; lo rivela l’ultima indagine di StatCounter che sancisce, quindi, lo storico sorpasso ai danni del computer da parte di questi accessori di ultima generazione, per la prima volta da quando è attiva la connessione alla Rete per tutti.

Cambiamenti in corso. Quello che dunque sembrava una semplice notazione intuitiva trova conferma: le nostre abitudini di navigazione stanno cambiando. Sembra passata un’era geologica, eppure solo pochi anni fa per accedere al Web era indispensabile posizionarsi davanti a un computer e avviare il modem; è seguita la fase della mobilità, dove comunque le macchine desktop la facevano da padrone per la comodità di utilizzo, e ora invece siamo nella “nuova generazione”, dove trionfano smartphone e tablet sempre più grandi e più semplici da utilizzare anche per Internet. E non caso, l’accesso online da computer è sceso al 48,7 per cento, mentre come detto la maggior parte delle persone preferisce utilizzare i device portatili per compiere queste operazioni.

L’importanza del wifi. Una preferenza che non si limita soltanto all’utilizzo in “esterna”, attraverso il pacchetto dati previsto nel proprio contratto o via hotspot, che ormai sono diffusi anche nel nostro Paese; anche in casa, infatti, si continua a usare per comodità lo smartphone o il tablet, anziché avviare il “vecchio” pc desktop, utilizzando ovviamente la Rete wireless domestica. La grande novità di questi anni, infatti, sta anche nella migliorata dotazione infrastrutturale che ha interessato questo comparto, grazie anche ad aziende come Eolo, che hanno trasformato l’esperienza di navigazione con offerte internet casa che, ad esempio, mettono insieme risparmio economico in bolletta e grande velocità (fino a 30 Mb/s) anche in modalità wireless, collegando vari dispositivi “senza fili”.

Scontro “generazionale”. Il trend del mobile è destinato (quasi “naturalmente”) a crescere nei prossimi mesi, anche perché trainato da quanto accade in Paesi in via di sviluppo come l’India, dove il 75 per cento della popolazione accede al web attraverso accessori portatili; sono infatti i Paesi di maggior tradizione al web (più “maturi”) come Stati Uniti e Regno Unito a preferire l’utilizzo del pc desktop, ma anche qui il peso dei piatti della bilancia stanno per cambiare orientamento.

Il trend del mobile prosegue. Secondo un’ulteriore ricerca, già nel prossimo 2017 il mobile proseguirà inarrestabile la sua marcia, conquistando il 75 per cento del traffico web registrato in tutto il mondo, lasciando solo le “briciole” ai dispositivi non mobili, per sfiorare l’80 per cento entro la fine del 2018. E dire che solo nel 2012 smartphone e tablet partecipavano soltanto per il 40 per cento all’intero traffico Internet, a riprova di come ci sia stata un’accelerazione improvvisa, frutto soprattutto delle novità introdotte in campo tecnologico nel settore dei “telefonini”.

Nuove forme di monetizzazione. Dal punto di vista pratico, queste cifre ovviamente impongono un cambio di passo anche per le aziende, che devono concentrarsi in primis sul mobile, e poi sul desktop: facile dunque ipotizzare maggiore attenzione a tre fattori come ottimizzazione degli m-site, app e servizi fruibili anche da device mobili, elementi fondamentali per la navigazione da smartphone e tablet. Il cambiamento del traffico avrà influenze dirette anche sulla monetizzazione dei vari siti web: si stima, ad esempio, che i guadagni di pubblicità tramite mobile del 2018 dovrebbero toccare circa 134 miliardi di dollari, superando la quota messa insieme da giornali, rivista e pubblicità tradizionale e cartellonistica in strada.