Il mercato del lavoro in Italia continua a essere in difficoltà, e l’Ocse segnala che il tasso di disoccupazione è salito anche nell’ultimo mese, toccando ora quota 11,7 per cento. Al Sud, invece, la situazione è anche peggiore, con tassi che si superano il 30 per cento: ecco perché il premier Renzi ha annunciato un piano speciale per i giovani e le imprese del Meridione.
In Italia il mercato del lavoro langue ancora, mentre la situazione nei Paesi sviluppati sembra essere più stabile e confortante. L’ultima conferma arriva dal report tradizionale redatto dall’Ocse (la Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico), che stima un tasso di disoccupazione invariato al 6,3 per cento nella media dei 35 Paesi da cui è composta (nella sola Area Euro resta al 10 per cento, come da luglio 2016), con oltre 39 milioni di persone che sono ancora senza lavoro
Lavoro in ripresa. Il dato, però, è in calo di circa 9,5 milioni di unità rispetto al picco raggiunto nel gennaio 2013, il periodo più nero, ma è allo stesso tempo troppo lontano dai livelli precedenti alla crisi (6,8 milioni in più rispetto ai minimi dell’aprile 2008). L’altra buona notizia è che, sempre sul fronte Ocse, scende dello 0,1 per cento la quota relativa alla disoccupazione giovanile (fascia di età 15-24 anni) che si attesta al 12,7 per cento.
In Italia disoccupazione alta. Un quadro ottimistico in cui, però, l’Italia è in assoluta controtendenza. Nel nostro Paese, infatti, il tasso di disoccupazione continua a salire, e secondo l’ultima rilevazione dell’Ocse ormai ha raggiunto l’11,7 per cento; per fare un paragone con gli altri Paesi dell’Euro, in Germania la quota è del 4,1 per cento, in Francia del 10,3 per cento e in Spagna del 19,4 per cento.
Un piano contro la disoccupazione al Sud. A preoccupare, però, è soprattutto il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero la quota di giovani non occupati sul totale di quelli attivi, che ha infranto da tempo la soglia del 30 per cento e ormai ha raggiunto il 37,1 per cento del totale, con grossa fetta di questi ragazzi localizzata in modo particolare nelle regioni del Sud. Ed è proprio per questo che il premier Matteo Renzi ha pensato a un piano speciale per rilanciare l’occupazione al Sud, annunciando che “le aziende che scelgono di assumere a Sud hanno la decontribuzione totale come il primo anno del Jobs act”.
Il piano di Renzi e Poletti. È stato poi il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti a spiegare più nel dettaglio quali sono le iniziative in fase di studio, sottolineando come “la decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato al Sud nel 2017 varrà solo per i giovani e i disoccupati”, e che “sarà totale fino a 8.060 euro per 12 mesi per gli imprenditori delle regioni meridionali che, nel 2017, assumeranno a tempo indeterminato o in apprendistato giovani tra i 15 ed i 24 anni, e disoccupati con più di 24 anni privi di impiego da almeno sei mesi”.
Il primo passo nel lavoro, il cv. Sembra insomma arrivato il momento di candidarsi seriamente alla ricerca di un nuovo lavoro, a maggior ragione per i residenti delle regioni meridionali del Paese: un supporto in questa direzione arriva da Guida Fisco, che ha realizzato un utile vademecum per realizzare un buon cv senza commettere errori, grazie a un modello di curriculum vitae da compilare online e consigli strategici sulle informazioni da scrivere (e quelle, eventualmente, da omettere).
Oggi più che mai, infatti, il Curriculum Vitae rappresenta un biglietto da visita importante per entrare nel mondo del lavoro, perché contiene un riassunto dell’intera vita del candidato, con informazioni sia sul versante professionale e delle esperienze giù maturate in ambito lavorativo, sia sul fronte delle competenze personali e del curriculum di studi raggiunti.