«Non volevo ucciderla, e non pensavo potesse morire». Sono le uniche parole riferite da Mario Parente, il 35enne di San Gennarello di Ottaviano che ha confessato l’omicidio della compagna 54enne ucraina. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo avrebbe spinto la vittima che in un primo momento, dopo avere battuto la testa, si sarebbe anche rialzata per poi perdere successivamente i sensi e ferirsi mortalmente.
Una storia particolare, quella tra Mario e la sua compagna, nata da un contesto sociale di povertà. I due, infatti, si sarebbero conosciuti alla mensa della Caritas dove andavano spesso a mangiare, da qui la relazione che durava da pochi mesi ma già costellata di litigi. Il 35enne faceva saltuariamente il fioraio, mestiere storico del padre. Poi la terribile tragedia.