I carabinieri lo hanno beccato durante un semplice controllo in cui, essendo senza documenti, aveva fornito per due volte un nome diverso. Ma tanto è bastato ai militari dell’Arma per fare accendere quella lampadine che li ha spinti ad andare a fondo. Alla fine l’uomo è stato identificato in O. D., un 33enne ucraino ma da oltre dieci anni residente a San Giuseppe Vesuviano.

L’uomo è stato bloccato in via Vasca al Pianillo, zona dove risiede e dove a lungo era diventato il terrore della folta comunità di connazionali, vessati continuamente con minacce estorsive e da cui pretendeva continuamente soldi. L’ucraino, tra l’altro, si presentava sempre con nomi diversi proprio per rendere difficili eventuali indagini nei suoi confronti.

Una volta risaliti all’identità del 33enne, inoltre, le forze dell’ordine hanno accertato che O. D. doveva anche scontare tre anni e mezzo in carcere quale residuo di pena per una rapina a mano armata commessa negli anni scorsi. Per lui si sono quindi aperte le porte del carcere di Poggioreale, dove è stato rinchiuso.