«Siamo all’assurdo. Ora si arriva a punire persino il senso di responsabilità di lavoratori che pretendono soltanto di mettere in sicurezza le vite di migliaia di pendolari». È la denuncia del senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, dopo la sospensione di dieci macchinisti della Circumvesuviana, che dai primi giorni di luglio si sono rifiutati di percorrere la tratta Napoli-San Giorgio a Cremano se non in presenza di un capotreno sui rispettivi convogli.

«Un rifiuto – spiega Puglia – più che giustificato, tenuto conto che il tratto in questione, la “curva del Pascone”, è lo stesso lungo il quale, nell’agosto del 2010, deragliò un treno della Circumvesuviana, provocando la morte di due passeggeri e il ferimento di altri 58. Un tratto mai messo in sicurezza, come sottolineato ancora oggi dal sindacato Orsa e come emerge dagli atti del processo conclusosi con la condanna a tre anni di reclusione per il conducente di quel convoglio».

«Da molto tempo prima che si verificasse lo spaventoso incidente – rivela Puglia – gli operatori della Circumvesuviana invocavano l’installazione, sui treni che percorrono la curva del Pascone, del sistema Atp, che consente di monitorare la velocità di marcia ed evita che, in certi tratti come quello della tragedia, la velocità superi i 30 chilometri orari. Un sistema che richiede una giornata di montaggio con l’utilizzo di personale Eav, dunque senza alcun bando né ricorso a chissà quali e quante risorse. Non essendo stati ascoltati, i macchinisti hanno chiesto la presenza di un capotreno, per coadiuvarli in presenza di situazioni di emergenza nelle tratte pericolose come la curva del Pascone. Rimasti inascoltati, i lavoratori hanno messo in atto la loro protesta».

«Al cospetto delle ragioni di operatori che mettono al di sopra di ogni cosa la vita delle persone che trasportano ogni giorno – accusa il senatore M5S – è vergognosa e paradossale la reazione del presidente del gruppo Eav, Umberto De Gregorio. Piuttosto che preoccuparsi della pericolosità di un tratto teatro già di una tragedia, De Gregorio e i suoi strapagati manager hanno pensato bene di punire il comportamento dei macchinisti con la sospensione di due giorni dal lavoro, con la conseguente detrazione dello stipendio. Non bastasse, informato sulla questione, con lettera aperta dei lavoratori, il governatore della Campania, Enzo De Luca, ha accusato i macchinisti di essere degli autentici fannulloni».

«Chiediamo – conclude Puglia – il ritiro immediato del provvedimento disciplinare emesso nei confronti dei macchinisti Eav, oltre ad un tavolo di confronto con le rappresentanze dei lavoratori del comparto che, più che affrontare questioni di palese natura antisindacale, si concentri sulla ricerca di soluzioni ai disagi quotidiani dei pendolari e metta a punto un piano per una definitiva messa in sicurezza dei treni e delle tratte percorse ogni giorno dalla Circumvesuviana».