A lanciare l’allarme è Dagospia e la firma dell’articolo è di quelle da prendere in considerazione: il giornalista Simone di Meo, esperto di criminalità organizzata e di intelligence. Insomma, è giusto non fare allarmismi, ma gli 007 stanno lavorando su una presunta minaccia arrivata direttamente sulla pagina Facebook ufficiale degli Scavi di Pompei.
Il commento risale addirittura al 14 aprile, ma non era stato notato perché si trovava nei meandri di un altro post. Poi qualcuno dalla soprintendenza lo ha visto, ed una volta aperto il profilo di quel commento in arabo, è apparso un uomo ritratto armato da guerra in alcune foto. In particolare tale Abu Jaber (questo il nome riportato da Dagospia) sta utilizzando un mitragliatore.
Del caso sono state informate le forze dell’ordine, che hanno girato tutto all’antiterrorismo. Il nucleo ha cominciato ad indagare senza nemmeno pensarci due volte, perché l’episodio è stato giudicato di forte interesse investigativo. Al momento, sulle indagini, resta però il segreto mentre è probabile che almeno per un po’ ci sarà ancora più sorveglianza nella città mariana.