Si è pentito Pasquale Scotti, il superkiller braccio destro di Raffaele Cutolo ed arrestato in Brasile dopo 31 anni di latitanza. L’ex boss si è seduto davanti ai giudici e si è detto pronto a collaborare con la giustizia, a raccontare tutto ciò di cui è a conoscenza, di quanto avvenuto nel periodo più nero del sangue sparso sotto al Vesuvio ed in Campania e forse, chissà, anche qualcosa dei tempi recenti.
Innanzitutto per gli inquirenti è necessario sapere come “Pasqualino ‘o Collier” abbia fatto a nascondersi per tre decenni in Brasile, quali erano le reti di protezione: camorristi? Politici? Imprenditori? Poi ci sarà da scavare a fondo sui misteri degli anni ’80, come le trattative tra la criminalità organizzata e lo Stato, o ancora il sequestro dell’allora assessore regionale Ciro Cirillo. Tremano, insomma, la camorra e la politica di quel tempo: Scotti conosce tutto e tutti.