Via Roma praticamente chiusa al traffico per consentire ai cittadini di ascoltare l’ultimo comizio del candidato sindaco di centrodestra, Maurizio Falanga: «Qualcuno dice che scendere tra la gente è una sceneggiata, ma a me piace. Pazienza, lo farò lunedì per festeggiare», dice l’avvocato che si riserva altre stoccate per il suo principale competitor, il sindaco uscente Leo Annunziata: «Le nostre liste sono pulite, siamo stati attenti affinché non fossero toccate dalle autorità. La vittoria per caso ottenuta nel 2011 – dice ancora rivolgendosi al centrosinistra – è stata l’inizio del loro5 declino». E infine: «Girano voci di una lite nella mia coalizione. È tutto falso, è solo un colpo mancino, una “bassezza” assoluta, un’invenzione elettorale».

A sostegno di Falanga è arrivato nuovamente a Poggiomarino il deputato di Forza Italia, Paolo Russo: «Direi che a questo punto è il caso di programmare la festa. Qui serve una guida ed una leadership per tornare al centrodestra. Non abbiamo commesso gli errori del passato e ora siamo più forti». Il coordinatore provinciale di Fi, Antonio Pentangelo, dice: «Finalmente c’è compattezza. Mi dispiace che sia tornato il governatore De Luca per sostenere il sindaco uscente, un presidente della Regione dovrebbe essere super partes, ma lo “sceriffo” viene qui a fare terrorismo».

Sul palco anche l’ex sindaco e promotore della lista “Uniti si Vince”, Vincenzo Vastola: «In questi anni abbiamo assistito a tagli di fondi in settori essenziali, inoltre c’è da ricordare la vicenda dei loculi dove ai cittadini vanno restituiti i soldi. Infine il bilancio di cui non sappiamo ancora nulla». Fondamentale il passaggio di uno dei “colonnelli” de L’Alternativa C’è, Francesco Parisi: «Il Comune ha ceduto una concessione per un’antenna telefonica ad un costo di appena 7mila euro quando si poteva ottenere il triplo. C’è forse qualche accordo sotto banco che ci viene nascosto?». Infine tutti i candidati sottolineano: «Inutile il voto disgiunto, votate noi e naturalmente Maurizio Falanga come sindaco».