«Prima la chiusura degli uffici del giudice di pace, poi lo spostamento di quelli dell’Asl ed infine il colpo finale con la chiusura dello sportello Gori». È caustico il commento di Andrea Nocerino, capo dell’opposizione in consiglio comunale ad Ottaviano, all’annuncio del sindaco Luca Capasso della chiusura dello sportello Gori sul territorio ottavianese.

«Con i consiglieri comunali di opposizione, Emanuele Ragosta, Rossella Autorino e Raffaele Annunziata, abbiamo avuto modo di approfondire la questione – prosegue Nocerino – e riteniamo che una ingiustizia si stia perpetrando sul nostro territorio». L’opposizione incalza: «La deliberazione n. 655/2015 datata dicembre 2015 dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, richiamata dal sindaco Luca Capasso in un suo post su Facebook del 23 giugno scorso, non prevede l’apertura di un solo sportello per provincia ma, e citiamo testualmente l’articolo 52.1 della Deliberazione, “il gestore garantisce agli utenti l’apertura di “almeno” uno sportello per provincia”. Dunque – è il ragionamento dei consiglieri comunali ottavianesi – non è detto che nel napoletano ci debba per forza essere un solo sportello».

Da qui il coro unanime della minoranza rappresentata da Andrea Nocerino: «Ottaviano va salvata, sarebbe l’ennesimo ed ingiusto scippo di servizi al nostro territorio». Non solo, ma gli stessi consiglieri pongono l’accento sull’immobilismo dell’Amministrazione Capasso: «La delibera dell’Aeeg è di sei mesi fa, e cosa ha fatto in tutto questo tempo il sindaco Capasso? Assolutamente poco o nulla!».

Poi la proposta della minoranza: «Da parte nostra, come forza di opposizione e soprattutto di alternativa all’attuale governo cittadino, metteremo in campo ogni azione per “salvare” la sede storica di Ottaviano. Pensiamo – proseguono Nocerino, Ragosta, Autorino ed Annunziata – soprattutto ai tanti anziani che, in mancanza di mezzi propri, non potranno raggiungere la nuova sede. E aggiungiamo che lo “sportello amico” proposto dal primo cittadino non può assolutamente essere la soluzione più adeguata perché, nel migliore dei casi, gli operatori Gori potranno essere presenti per un solo giorno a settimana (in alcuni comuni a gestire le operazioni sono i dipendenti comunali ndr). Ciò, unitamente alla perdita d’indotto per la nostra città, non è assolutamente sufficiente a rispondere alle esigenze e ai servizi che i cittadini richiedono alla Gori».