«Leggo delle mirabolanti misure inserite nel Bilancio di previsione da parte dell’amministrazione Capasso, ma mi riservo, insieme al mio gruppo consiliare, di controllare nel concreto, quotidianamente, come esse saranno applicate». È laconico il commento del consigliere di opposizione, Andrea Nocerino.

«I bilanci specchietti per le allodole non sono difficili da costruire, ma noi tutti sappiamo benissimo che alle voci di spesa programmate bisogna dare sostanza. Prendiamo il caso del Baratto Amministrativo. Premesso che oggi questo provvedimento, alla luce anche dell’ultimo intervento della Corte dei Conti nel marzo scorso, ha dei limiti ben definiti. Premesso anche che la posta in bilancio è piuttosto esigua e dunque la sua natura è più che altro palliativa, ma al momento manca il regolamento attuativo dal quale poter attingere le informazioni utili per comprenderne la validità e la portata».

E ancora: «Quali sono i progetti annunciati a mezzo stampa – prosegue il consigliere comunale di minoranza – che dovrebbero migliorare la nostra città? Quando si parla di turismo ed associazioni del territorio a chi ci si riferisce? Su quale tipo di turismo vogliamo investire? E il Parco Nazionale del Vesuvio ha un ruolo centrale, come io spero, in questa “non-visione” programmatica dell’amministrazione Capasso? Vorrei ricordare a tutti che anche lo scorso anno fu fatto lo stesso ragionamento, ma ho visto svolgere un solo evento ad Ottaviano».

L’ex candidato sindaco pone anche le basi per una nuova fase politica per chi, nell’assise comunale, siede tra gli scranni della minoranza. «Questo bilancio è anche un test per comprendere se ci siano, ed io sono ottimista, le basi per poter creare un’alternativa valida e seria all’attuale governo cittadino. La nostra è una fase storica particolare dove, prima ancora di lanciare slogan, bisogna ricucire lo strappo fiduciario tra la politica e la cittadinanza. Non bastano i numeri, non bastano le idee, ma servono le gambe per poter rendere il tutto efficace e soprattutto utile allo nostra amata comunità».