Altra storia di degrado per la Circumvesuviana. A lanciarla è il quotidiano Roma in edicola questa mattina, che racconta la triste vicenda di Domenico Colella, 20enne di Boscotrecase, affetto dalla nascita da tetraparesi. Insieme alla mamma, Teresa Cirillo, il giovane è rimasto ostaggio di due stazioni per oltre due ore, fin quando i carabinieri non li hanno “liberati”.

In pratica, una volta giunti a Boscotrecase, Domenico e Teresa hanno trovato l’ascensore rotto, non riuscendo così a fare i tanti scalini che portano all’uscita. I due hanno riprovato a Boscoreale dopo essere risaliti su un secondo treno. Ma anche qui gli stessi problemi. Così il ritorno a Boscotrecase, con l’intervento dei carabinieri che hanno aiutato Domenico e la sua carrozzina a risalire in cima. Insomma, Circumvesuviana non a misura di disabile.

«Quello che è accaduto è vergognoso – ha detto la madre al quotidiano Roma – Farò sentire le mie ragioni nelle sedi opportune. Mio figlio, e tutti coloro che come lui hanno difficoltà motorie, non possono pagare ancora per colpe di altri. Voglio ringraziare i carabinieri che sono stati al mio fianco e mi hanno fatto sentire meno sola».