«Il quadro indiziario a mio avviso è debole perché non si è riusciti a fornire una rappresentazione completa. Il mantenimento della misura cautelare è di contenimento rispetto alle attività investigative succedanee che devono essere fatte e che probabilmente saranno disposte direttamente dal Gip» ha dichiarato a margine dell’udienza l’avvocato di Antonio Esposito, Gianmario Sposito. Le dichiarazioni sono riportate dal quotidiano Roma in edicola questa mattina e riguardano la vicenda del sindacalista arrestato con l’accusa di avere intascato una mazzetta da 2.500 euro.

Per il penalista, scrive ancora il Roma «una serie di cose non tornano», tra queste il fatto che «tutti sapevano che Esposito dovesse dare al sindacato le quote sociali, e se è così, in quale maniera Esposito avrebbe potuto gestire e appropriarsi di quella somma? La sede provinciale aveva addirittura attaccato il datore di lavoro con un intervento legale».

Intanto Esposito è stato scarcerato, mentre la Uil commenta la vicenda con il segretario nazionale Carmelo Barbagallo: «È un malfattore che hanno fatto bene ad assicurare alle patrie galere. Uno che ha tradito la missione dei sindacalisti che ogni mattina si battono per migliorare le condizioni dei lavoratori del paese. Nessuna indulgenza, noi lo espelleremo – ha poi ribadito – e ci costituiremo parte civile anche perché i danneggiati siamo noi».