Si è conclusa con una sconfitta nella tarda serata ieri al tribunale del riesame a Trieste, la battaglia decisiva per il futuro immediato di Giosuè Ruotolo, indagato per l’omicidio a Pordenone di Trifone Ragone e Teresa Costanza con l’aggravante della premeditazione e detenuto nel carcere di Belluno.
Prima delle 20 Ruotolo ha lasciato l’aula, accompagnato dalle guardie penitenziarie, ed è cominciata la camera di consiglio. Il verdetto è arrivato poco prima delle le 23,30: Giosuè resta in carcere, Rosaria è invece libera e può lasciare gli arresti domiciliari.
Il collegio del tribunale triestino ha respinto l’istanza di revoca della custodia cautelare per Ruotolo mentre ha tolto i domiciliari a Rosaria. Le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni. Poiché la misura di custodia cautelare per entrambi gli indiziati avrebbe perso efficacia dalla mezzanotte, il riesame doveva emettere entro la tarda serata quantomeno un dispositivo con il quale confermare, annullare o riformulare l’ordinanza, valutando la sussistenza dei requisiti per l’applicazione delle custodie cautelari. Il militare di Somma Vesuviana si trova in carcere dal 7 marzo.