Rinascita Civile Vesuviana scende in campo a sostegno del Sì alla consultazione referendaria del 17 aprile per fermare le trivellazioni in mare entro le 12 miglia dalla costa. Già da domani, domenica 20 marzo, gli attivisti del movimento saranno in piazza a sensibilizzare la cittadinanza sul tema, spiegando le ragioni del Sì, volto a fermare una pratica che minaccia gravemente i mari italiani.
A spiegare nel dettaglio la posizione di RcV, è il presidente Francesco Giugliano, il quale dichiara: «Dopo aver sostenuto la scorsa estate i quesiti referendari No-Triv proposti dagli amici di Possibile, la battaglia di Rinascita Civile Vesuviana e di tutte le associazioni ambientaliste a difesa dei nostri mari arriva finalmente alle urne. Il 17 Aprile si terrà il referendum per vietare le trivellazioni a 12 miglia dalle coste italiane, occorre votare Sì per fermare una pratica antieconomica e altamente inquinante, che giova solo a lobbysti e petrolieri».
In effetti, a testimoniare l’oggettiva inutilità delle trivellazioni, ci sono dati piuttosto inoppugnabili, basti pensare che tutte le riserve petrolifere presenti nei nostri mari basterebbero a coprire solo 7 settimane di fabbisogno energetico, mentre quelle di gas coprirebbero solo 6 mesi. A tal proposito, lo stesso Giugliano aggiunge: «Oltre a contribuire in maniera del tutto marginale al nostro fabbisogno energetico, le trivellazioni sono altamente inquinanti, a dircelo sono anche i dati emersi dal recente rapporto di Greenpeace, che ha svelato l’esistenza di un’alta concentrazione di sostanze inquinanti nei pressi delle piattaforme situate nel Mare Adriatico. Inoltre preoccupa il fatto che il Mediterraneo sia sostanzialmente un mare chiuso: un eventuale incidente provocherebbe una vera e propria sciagura ecologica».
RcV, infine, sempre per bocca dello stesso Giugliano, stigmatizza l’atteggiamento tenuto da Governo e Media nei riguardi del referendum: «L’oscurantismo calato sul referendum No-triv non è degno di un paese civile, i cittadini avrebbero diritto ad un’informazione capillare su un tema così rilevante. Vergognoso è anche l’invito all’astensionismo promanante dai vertici del PD, un partito ormai sempre più chiuso e autoreferenziale, che con arroganza crede di poter disporre a proprio piacimento del futuro dei nostri mari e del nostro ecosistema. Il 17 aprile votiamo compatti “Sì”, tuteliamo il nostro territorio e diamo una lezione di democrazia a questi signori che ci governano». Il primo appuntamento è per domani, domenica 20 marzo in Piazza Garibaldi, a San Giuseppe Vesuviano, a partire dalle ore 10 del mattino.