In un tempo passato, era semplice individuare chi fossero i diseredati. Oggi, alle vecchie e tradizionali povertà, purtroppo mai sconfitte e sempre persistenti, si aggiungono nuove forme di indigenza, prodotte dal modello di sviluppo prevalente.  La precarietà del lavoro, le difficoltà del vivere civile e il continuo aumento del costo della vita, hanno condotto con facilità un numero ampio di persone a trovarsi in condizioni economiche così precarie, da non riuscire a soddisfare giornalmente e con dignità anche i più semplici e necessari bisogni.

In questa situazione, non tutto può essere demandato allo Stato. Quest’ultimo infatti, deve essere affiancato dalle attività solidaristiche dei singoli e dalle associazioni di volontariato. Ognuno deve fare la sua parte secondo la sua condizione, le sue possibilità e il suo potere. Il problema del cibo, il problema della fame, rappresenta una delle esplicazioni massime della povertà odierna. E’ sempre più facile, sia nelle grandi città che nei piccoli paesi, vedere persone che frugano nei cassonetti dell’immondizia per cercare di che nutrirsi.

“Dar da mangiare” è un valore molto antico, diffuso in tutte le culture, perché ha un richiamo diretto al valore della vita. Lo scandalo dell’affamato resta un luogo decisivo per la coscienza cristiana a partire dalla parabola evangelica del ricco Epulone che banchettava lautamente mentre il povero Lazzaro giaceva alla sua porta. Lo stesso valore di “dar da mangiare” è radicato anche nella cultura ebraica e in quella islamica ed è connesso al dovere dell’ospitalità

L’affamato interroga la coscienza di tutti, laici e credenti: non si può rinviare al domani chi ha un bisogno vitale perchè il bisogno vitale non può aspettare. Questo è il cuore della cultura della solidarietà. In un’ottica dunque di condivisione, di solidarietà e di impegno sociale nasce l’iniziativa “Nutriamoci d’amore”.

Lo chef Alfonso Crisci, nella giornata del 23 Marzo 2016 offrirà, nell’anno del Giubileo della Misericordia, nella città sede del Vescovado di Nola, nella Settimana Santa, un pranzo a tutte le persone meno abbienti del territorio agro nolano e vesuviano. L’ iniziativa, che si auspica possa inaugurare un lungo ciclo periodico di progettualità, è tesa a voler dare oltreché un concreto aiuto materiale, un sostegno morale a tutte quelle persone che per motivi a loro non imputabili, oggi, sono in difficoltà.  Chi parteciperà al pranzo, non ha necessità di soddisfare solo il bisogno materiale di cibo, ma ha anche e soprattutto il bisogno di ritrovare la simpatia, il rispetto e il calore umano che spesso gli sono negati.

L’evento, non ha finalità lucrativa.  Il pranzo infatti, sarà preparato ed allestito interamente dallo chef Alfonso Crisci e dalla sua brigata, che presterà la sua opera e la sua arte gratuitamente curando anche la parte relativa al reperimento delle materie prime necessarie.

Per la realizzazione della giornata, a totale esplicazione dei principi cardine della solidarietà, lo chef Alfonso Crisci ha coinvolto le Istituzioni Statali e Religiose, le Associazioni presenti sul territorio agro-nolano e vesuviano oltreché i giovani del portale 80035 media partner della manifestazione.

La manifestazione dunque, patrocinata dal Comune di Nola, avrà luogo, presso la mensa della Caritas diocesana, in via Forio Boario, prospiciente il Duomo di Nola.  Per l’attività logistica ed organizzativa (servizio ai tavoli, pulizie e simili), lo chef Alfonso Crisci, sarà coadiuvato dall’ Associazione Culturale Arcobaleno Vesuviano e dall’Associazione La Nuova Nola.