Un appartamento da 153 metri quadrati di cui era stato già realizzato lo scheletro, oltre a pilastri portanti e ad alcune mura. Tutto abusivo, al secondo piano di una palazzina già esistente in via Cavour dove risiede lo stesso proprietario, un 60enne di Terzigno. Alla fine è arrivata l’ordinanza: niente demolizione a carico del municipio per poi rivalersi sull’uomo, ma la consegna delle chiavi all’Ente Parco del Vesuvio.

Insomma, ancora una volta niente demolizione ma l’acquisizione al pubblico patrimonio, con la “svolta” però di donare l’immobile ad un’istituzione esterna come del Parco nazionale dell’area protetta, che all’interno dell’abitazione acquisita potrà quindi realizzare uffici e sedi dislocate, ed iniziative di carattere turistico e promozionale per favorire le attività del Parco.

L’abitazione era finita sotto sigilli la scorsa estate e nonostante l’ordinanza di abbattimento, il proprietario non aveva provveduto alla demolizione così come disposto dalla polizia municipale. Successivamente il provvedimento di acquisire la costruzione: ora il 60enne di Terzigno avrà 30 giorni per sgomberare l’appartamento.