Resta agli arresti domiciliari Ciro Miranda detto “Ciruzzo ‘o Milionario”: il giudice del processo per direttissima ha confermato sabato mattina la misura cautelare dopo l’arresto compiuto dalla stazione dei carabinieri di Poggiomarino. Miranda è accusato di spaccio di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione di munizioni per armi da sparo.
Il 38enne, ritenuto vicino al clan camorristico dei Giugliano egemone in città, è già finito più volte nel mirino della giustizia sempre per reati riguardanti le sostanze stupefacenti, ed in un’occasione proprio con arresto eseguito su disposizione della Dda contro la cosca di cui il padrino è Antonio Giugliano noto come ‘O Savariello. Miranda è stato “pizzicato” dai carabinieri venerdì sera intorno alle 19,30 in via Turati, mentre stava cercando di smerciare una dose di marijuana ad un tossicodipendente della zona.
Alla vista dei militari dell’Arma ha fatto cadere la bustina di cellophane poi recuperato dagli uomini in divisa agli ordini del maresciallo Andrea Manzo. Durante successiva perquisizione personale e domiciliare sono stati rinvenuti 180 euro in contanti ritenuti provento dell’illecità attività, sette grammi di cocaina nascosti tra le posate in cucina e 8 proiettili calibro 9×21 che il pregiudicato celava invece all’interno del garage della sua abitazione.
“Ciruzzo ‘o milionario” – che tra l’altro fino a qualche anno gestiva una pizzeria con questo nome nella località vesuviana – è personaggio già molto noto alle cronache poggiomarinesi: l’ultimo arresto risale a settembre del 2013, quando il 38enne venne arrestato nel corso di una retata antidroga avvenuta tra Poggiomarino ed alcuni comuni limitrofi. Un blitz per cui Miranda risulta ancora essere sotto procedimento giudiziario.
La prima cattura risale invece al 2009, quando venne preso durante un’operazione della Dda di Napoli che portò a 16 provvedimenti di custodia cautelare contro lo spaccio di droga gestito sul territorio sempre dal clan Giugliano, di cui il reggete si trova attualmente in carcere in cui è stato rinchiuso due anni fa dopo non avere rispettato un divieto di dimora a Poggiomarino.
Adesso sta ai militari dell’Arma controllare che Miranda rispetti la misura di detenzione alternativa disposta dai giudici nei confronti del pregiudicato poggiomarinese, che in sostanza visti anche i precedenti specifici è stato sempre tenuto d’occhio anche senza lo status ufficiale di sorvegliato speciale.