Buona parte del consesso comunale di Striano rinuncia ai soldi e li dona per attività utili ai cittadini e soprattutto per situazione di emergenza che possono coinvolgere persone in grave crisi economica. E non c’è differenza tra maggioranza ed opposizione, con alcuni esponenti dell’una o dell’altra parte politica che hanno aderito all’iniziativa.
I soldi spettanti ai consiglieri comunali per la loro attività istituzionale serviranno dunque ad acquistare blocchetti di buoni pasto per la mensa scolastica ai figli di famiglie indigenti o anche, in alternativa, come contributo straordinario da versare alle associazioni operanti sul territorio e che assistono proprio coloro che navigano in brutte acque dal punto di vista finanziario. Nei giorni scorsi, la Giunta guidata dal sindaco Aristide Rendina ha preso atto dell’iniziativa di sei consiglieri comunali che, su proposta dello stesso sindaco del piccolo Comune agrovesuviano hanno deciso di rinunciare all’appannaggio del gettone di presenza per finanziare le iniziative sociali sul territorio.
Grazie alla decisione di Ulrico Gravetti, Concetta Cordella, Gaetano Agovino, Alfonso Serafino, Luigi Gatti e Antonio Del Giudice, consiglieri comunali sia di maggioranza che d’opposizione, l’ente risparmia poco più di 700 euro, questa la cifra che corrisponde ai 56 gettoni di presenza per le riunioni della pubblica assise nello scorso anno: l’ente municipale utilizzerà queste risorse per dare sollievo in tempi difficili a famiglie del territorio in difficoltà.
Una decisione che rispecchia quella della passata Amministrazione quando sindaco e Giunta si tagliarono i compensi proprio per inserire nuovi capitoli di spesa nel delicato settore dell’assistenza pubblica e delle politiche sociali, una scelta che naturalmente fa onore ai sei consiglieri comunali firmatari dell’atto.