Il direttore generale di Arcadis, Pasquale Marrazzo, scrive ai Comuni “bagnati” dal fiume Sarno e lancia accuse a sindaci e cittadini: «La colpa è anche delle città se il corso d’acqua è avvelenato», è più meno il concetto del numero uno dell’Agenzia regionale per la Difesa del Suolo. Un’azione piuttosto dura che arriva dopo la protesta di alcuni sindaci avvenuta per le condizioni del fiume.
La lettera è stata inviata ai primi cittadini di Angri, Calvanico, Castel San Giorgio, Fisciano, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Ottaviano, Pagani, Poggiomarino, Pompei, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano sul Sarno, Sant’Antonio Abate, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Striano e Terzigno. Insomma, a tutte le località “toccate” dal Sarno, sia dal versante dell’Agro, che da quello vesuviano.
«Mi auguro – scrive Marrazzo – che la stessa attenzione all’inquinamento venga riservata alla salvaguardia della vita umana delle oltre 45mila persone che vivono in aree a rischio alluvione, molto elevato nei territori attraversati dal Sarno e dai suoi affluenti. Così come bisogna verificare la liceità delle costruzioni edificate in zone a rischio esondazione».