«Sono stati confermati tutti i nostri timori su questa legge. De Luca e il partito democratico fanno un regalo alla Gori, unico gestore che viene tenuto in vita e al quale si permette di prolungare la durata della convenzione per la gestione del servizio idrico nonostante i trecento milioni di debito verso Palazzo Santa Lucia. Intanto questa legge, se da un lato azzera tutte le esperienze di gestione pubblica, dall’altro incentiva la privatizzazione in mano a un unico mega gestore». Così il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, critico nei confronti della legge di riordino del servizio idrico integrato, approvata lo scorso 16 novembre dal consiglio regionale campano e pubblicata sul Burc il 3 dicembre.
Il parlamentare del M5S contesta in particolare l’articolo 21 del testo ed un emendamento allo stesso articolo, il cosiddetto emendamento “Salva-Gori”, presentato dalla maggioranza ed approvato in Consiglio. «Con questo provvedimento – precisa Gallo – Il presidente della Regione Campania cerca di ottenere una sanatoria per gli atti dei commissari rendendo più difficile l’impugnazione delle bollette pazze come quelle previste per il recupero delle partite pregresse e degli aumenti tariffari».