Una foto con il cartello “Io non taccio” e l’hastag lanciato sui social network. È la protesta di Poggiomarino Libera che si è vista “rigettare” la petizione contro la realizzazione delle vasche di laminazione contenute nel Grande Progetto Fiume Sarno, e di cui una dovrebbe essere installata nella zona di Longola. Secondo l’ente, infatti, le 900 sottoscrizioni raccolte dall’associazione per richiedere una modifica al programma di Arcadis non possono essere ammesse in quanto non autenticate.
«I residenti, anche come singoli, hanno diritto di presentare proposte, petizioni e istanze al sindaco, agli assessori, al presidente del consiglio comunale, ai funzionari responsabili amministrativi e ai funzionari di ogni ordine e grado, i quali sono tenuti a discuterne e a dare risposta entro 30 giorni – fa sapere Poggiomarino Libera in una nota – Pertanto riteniamo che le firme raccolte rappresentino l’espressione della volontà popolare, e che l’Amministrazione sia tenuta a discuterne e a dare risposta entro il termine previsto. Non riusciranno, attraverso cavilli burocratici, ad imbavagliare la voce dei poggiomarinesi», conclude l’associazione. Motivo per cui è nato il flashmob su Facebook con tanto di immagini postate sulla pagina ufficiale dell’organizzazione.