È un periodo nero a Terzigno in merito agli sversamenti illegali di ritagli tessili, rifiuti che la scorsa notte sono stati incendiati in pieno Parco Nazionale del Vesuvio, dove proprio in questa settimana si sono verificati numerosi depositi di scarti tessili inutilizzabili e di certa produzione cinese. Non sono stati sufficienti, insomma, i blitz dei carabinieri che nei giorni scorsi hanno prodotto arresti a stop agli opifici-lager in tutta l’area vesuviana.

In alcune situazioni, in tal senso, si è arrivati ben oltre il limite. Succede in piena area protetta dove le forze dell’ordine hanno interdetto alcuni sentieri a causa dei troppi rifiuti depositati. In tal senso è scesa in campo anche la Polizia di Stato per dare manforte ai vigili urbani ed ai carabinieri. L’immagine a corredo di questo articolo riguarda un tratto di Terzigno, non distante da cava Ranieri messo sotto sequestro.

In pochi metri quadri di terreno, infatti, sono state depositate tonnellate di rifiuti tessili e gli agenti stanno lavorando per cercare di capire la provenienza degli scarti. I bustoni saranno aperti uno ad uno nel tentativo di provare a trovare qualche riferimento. In questo momento è in atto una vera e propria task force sul territorio.